TRAPANI. La somma relativa all’importo della sanzione, 31 mila euro, è stata già versata nelle casse del Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ex Provincia. Ma continua il contenzioso con l’Airgest, la sociertà di gestione dell’aeroporto, per il recupero di altri 18 mila e 600 euro quale maggiorazione per il ritardato pagamento. Si tratta di una tappa del lungo percorso giudiziario-amministrativo nato da un blitz effettuato nel gennaio del 2008 dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico in aeroporto.
Al presidente dell’epoca dell'Airgest, Salvatore Ombra, gli inquirenti avevano contestato di «avere tenuto in modo incompleto il registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi e non», rinvenuti in un’area di pertinenza dello stesso aeroporto. La legge prevedeva che ad emettere l’ingiunzione di pagamento per casi simili fosse la Provincia che aveva chiesto, quindi, all’Airgest (società della quale era, peraltro, socia di riferimento fino a quando le sue quote sono state acquistate dalla Regione), di provvedere al versamento della somma.
Nel frattempo, però, Ombra si era dimesso e il vicepresidente Paolo Angius, che era divenuto il legale rappresentante della società di gestione dell’aeroporto, ha presentato opposizione avverso la sanzione sicché è scaturito un contenzioso davanti al Tribunale civile al quale l’amministrazione provinciale presieduta da Mimmo Turano in carica nel 2012 ha deciso di resistere in giudizio con una delibera di giunta votata all’unanimità dagli assessori presenti. La causa è andata avanti anche dopo che è subentrato alla Provincia il Libero Consorzio Comunale di Trapani.
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