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Trapani, a rischio i finanziamenti per gli asili nido

TRAPANI. «Nel territorio ci sono 3.291 bambini di età da 0 a 36 mesi, e pochi gli asilo. Servono migliori politiche sociali». Lo sostengono unitariamente Cgil, Cisl e Uil che lamentano, nei confronti dei Comuni della provincia, la mancata utilizzazione dei fondi Pac per gli asili.

«I Comuni del Distretto di Trapani nel rinunciare alla programmazione di buona parte dei fondi Pac per gli asili nido, non fanno altro che basarsi su dati numerici non reali che non tengono conto cioè del fatto che l’utenza può cambiare di anno in anno, e che magari le famiglie non fanno domanda al Comune per via della mancanza degli asili o per le tariffe elevate, come accade a Favignana dove non esiste nemmeno una struttura per l’infanzia», ribadiscono i segretari di Spi-Cgil Antonella Granello, Fnp-Cisl Mimmo Di Matteo e Uilpensionati Leo Falco, commentando l’esito dell’incontro con il sindaco di Trapani Vito Damiano e altri sindaci dei comuni del Distretto D50, sulla vicenda della perdita, a causa della mancata programmazione, di quasi 500 mila euro di fondi Pac da utilizzare in servizi per l’infanzia.

«Nel Distretto, secondo una rilevazione Istat, ci sono in tutto 3.291 bambini nella fascia di età compresa fra 0 e 36 mesi, e gli asili nido - ribadiscono i rappresentanti dei sindacati - sono insufficienti». Antonella Granello, Mimmo Di Matteo e Leo Falco puntualizzano, inoltre che «mentre gli amministratori presenti all’incontro hanno ribadito che sul territorio non ci sarebbe la necessità di una programmazione diversa, noi abbiamo espresso la nostra contrarietà con i temi che abbiamo posto al sit in dello scorso 20 ottobre».

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