MAZARA. Il Dop (denominazione di origine protetta) del gambero rosso di Mazara fa un passo in avanti. Dopo il disciplinare di certificazione e prova, verrà definita la procedura che serve per stabilire quale prodotto può essere marchiato.
Lo studio di fattibilità per la realizzazione di un marchio Dop a tutela della qualità di un prodotto è stato portato avanti dal distretto della Pesca di Mazara del Vallo in collaborazione con l'Ispra ed Università di Palermo e presentato il 9 agosto del 2011 alla Regione siciliana, dipartimento per la Pesca. Oggi la proposta viene rilanciata sui tavoli della Regione e poi su quelli del Ministero dal Distretto della pesca - Cosvap, il Consorzio per la Pesca di Mazara del Vallo. Come spiega il suo presidente, Giovanni Tumbiolo, «il gambero rosso è un pilastro dell'economia del Mediterraneo. Un buon esempio di Blu economy da regolamentare con i paesi rivieraschi, e da supportare con adeguate azioni di marketing».
Un tesoro rosso, cinquanta tonnellate all'anno, pescate da oltre 400 addetti con reti di grande profondità sui fondali sabbiosi a 1000 metri di fondale, una pratica complessa e del tutto sostenibile. Il gambero nelle tre specie rosso, rosa e viola è un prodotto altamente pregiato, con caratteristiche organolettiche che ne fanno il principe della dieta mediterranea insieme al pesce azzurro. Secondo uno studio del Cnr del 2011 sulla qualità, i gamberi rossi sono fonte pregiatissima di proteine e grassi insaturi, basso livello di calorie e come altri crostacei del resto, ricchi di calcio e vitamine.
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