TRAPANI. Ennesimo «botta e risposta» tra il consigliere d’opposizione Luigi Nacci ed il sindaco di Erice Giacomo Tranchida. Nodo del contendere, stavolta, una notizia che, secondo Nacci, Tranchida non avrebbe voluto che venisse diffusa, ossia la «condanna» del Comune di Erice a pagare al Consorzio Universitario 103.291,38 euro più altre 3.000 per spese essendo risultato soccombente nel contenzioso giudiziario nato dalla determinazione di ridurre il contributo all’Istituzione culturale. Nacci fa la sua ricostruzione dei fatti sottolineando che fin dal 2011 Tranchida avrebbe tentato di uscire dal Consorzio Universitario come socio fondatore, ma il consiglio comunale (all’epoca Tranchida non aveva la maggioranza) bocciò la proposta. Nell'ottobre del 2012, invece, l’aula, nella quale il sindaco poteva contare su una maggioranza, approvò la proposta di ridurre il contributo da circa 100.000 euro a 5.000 e così passare da socio fondatore a socio ordinario. Gli unici ad opporsi sarebbero stati lo stesso Nacci e Lella Pantaleo. Ma il recesso del Comune di Erice non sarebbe stato approvato dall'assemblea dei soci del Consorzio perché ritenuto privo di «giusta causa» mentre Tranchida avrebbe continuato a sostenerne la legittimità. Infine il contenzioso giudizio deciso dal Tribunale di Trapani. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE