SAN VITO LO CAPO. Circa 700 mila presenze turistiche alle quali si aggiungono quelle non ufficiali e gli avventizi che affollano la località balneare nei fine settimana e in occasione dei grandi eventi come il Cous cous fest. San Vito Lo Capo ormai è diventata la meta turistica di eccellenza di tutta la Sicilia e non solo. Ma il «Modello San Vito» rischia di crollare. A lanciare l' allarme è il sindaco Matteo Rizzo, che ha scritto una lettera a varie autorità, a partire dal presidente della Regione Rosario Crocetta. «La scarsa attenzione degli uffici e delle istituzioni regionali - afferma - rischia di vanificare i risultati raggiunti. I bilanci comunali degli ultimi cinque - sei anni vantano crediti nei confronti dell'assessorato al Turismo per circa 1,5 milioni di euro per contributi afferenti il Cous cous fest, assegnati ma ancora non accreditati per non meglio precisate lacune amministrative». Eppure, la manifestazione incentrata sul «piatto della pace» anche nell' ultima edizione, la diciottesima, realizzata in totale autofinanziamento e senza l' utilizzo di fondi pubblici, ha raggiunto cifre da capogiro: 200 mila presenze in dieci giorni, 59 mila ticket degustazioni venduti, un indotto economico di circa 7 milioni di euro.
«Tutto questo - afferma Matteo Rizzo -, che risponde in pieno alla ratio dei bandi regionali, però, non risulta sufficiente per sbloccare risorse economiche vitali per la gestione del bilancio comunale a cui vengono assegnate risorse ordinarie per 4.600 abitanti e che deve gestirne, invece, mediamente 25-40 mila».
A mettere a rischio la presenza dei turisti è anche il sistema di depurazione e smaltimento rifiuti.
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