TRAPANI. Approda sul tavolo del Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) la questione legata alle bollette inerenti le eccedenze Eas 2008/2009, le cosiddette «bollette pazze». A quell’«Autorità» si è rivolto il segretario dell’Associazione «CO.DI.CI. - Centro per i Diritti del Cittadino», avvocato Vincenzo Maltese sostenendo che le bollette sono state «notificate oltre il termine di prescrizione quinquennale», e che sono «spropositati» i consumi indicati e fatturati.
Già nello scorso mese di gennaio, «CO.DI.CI.» aveva chiesto al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di rimuovere i vertici amministrativi dell'Ente Acquedotti ma «a distanza di otto mesi non solo non è cambiato nulla ma Eas sta inviando in questi giorni eccedenze a saldo per gli anni 2010-2011», aggiunge Maltese.
«Da quello che ci viene mostrato dagli utenti - commenta il segretario regionale dell’Associazione, avvocato Manfredi Zammataro - anche tali fatturazioni non appaiono realistiche per vari motivi, e le richieste di pagamento arrivano anche a diverse migliaia di euro. Non appare inoltre corretto che a distanza di tempo Eas invii fatture riportando consumi asseritamente rilevati quattro anni prima, non concedendo alcuna possibilità al cittadino di verificare l'esattezza dei consumi ivi conteggiati». Da un confronto con fatture di anni precedenti, il consumo annuo per la stessa utenza risulterebbe completamente inferiore.
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