TRAPANI. In arrivo, da parte dell’Eas, le fatture per il saldo eccedenze 2010/2011 nel consumo dell’acqua. «Ancora una volta», sostiene l’avvocato. Vincenzo Maltese, segretario dell’Associazione «CO.DI.CI. - Centro per i Diritti del Cittadino», facendo proprie le lagnanze di diversi cittadini dell’Ericino e dell’Hinterland di Trapani sarebbero «non rispondenti ai consumi effettivi dovuti a diversi disservizi degli anni in questione, malfunzionamenti dei contatori e comunque metri cubi fatturati in eccesso rispetto ad abitazioni abitate solo per qualche mese l'anno». Una questione ormai datata. «Dopo il mancato versamento delle eccedenze 2008/2009 da parte dei cittadini che hanno inviato istanza di annullamento per intervenuta prescrizione delle fatture notificate da Eas nei primi mesi del 2015, con danno anche per le casse comunali per il mancato riconoscimento dei canoni fognari e depurativi, con l'invio di questi giorni di fatture per eccedenze relative agli anni 2010/2011, invitiamo ancora una volta l'Eas a fare chiarezza sui consumi fatturati - continua Maltese - spiegando agli utenti come e quando sono stati rilevate le letture dei contatori, nonché verificando se nel periodo in questione l'erogazione del servizio sia stato interrotto per qualsiasi motivo (guasti al Dissalatore ad esempio). Nel caso di evidenti casi anomalie o difformità, ravvisandone gli estremi, saremo pronti a dar battaglia nelle sedi giudiziarie».