MAZARA DEL VALLO. I fanghi del porto canale impediscono non soltanto la navigazione ma anche il lavoro del cantiere navale "MeCaNav". A rischio vi sono 15 dipendenti. Su questa vicenda, che ormai è incancrenita, insorgono i sindacati che, in una nota, chiedono alla Regione Siciliana "un atto di somma urgenza con il quale si predisponga la liberazione dai fanghi di almeno una parte del porto canale di Mazara del Vallo, quella prospiciente il cantiere navale, per consentire ai pescherecci di effettuare in sicurezza le operazioni di alaggio, rimessaggio e varo". L'appello è delle segreterie territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani, rappresentate da Giovanni Di Dia, Massimo Santoro e Tommaso Macaddino che ieri mattina hanno incontrato i rappresentanti del cantiere navale e delle aziende dell'indotto del settore. Lo stesso cantiere, in una richiesta a firma dell'amministratore unico Nadia Asaro, lo scorso 30 aprile aveva indirizzato all'ufficio di Demanio Marittimo una nota in cui chiedeva di "utilizzare una pompa sommersa di nostra proprietà per la movimentazione dei fanghi accumulati nella darsena del nostro cantiere, onde evitare che gli stessi sedimentino rendendo impossibili le operazioni di alaggio e varo di qualsiasi imbarcazione.