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Pesca, «la parola d’ordine è sostenibilità»

Nel convegno «mare Nostrum» gli esperti hanno discusso di politiche e prospettive economiche del comparto ittico del Mediterraneo

MAZARA DEL VALLO. Le risorse del mare non sono infinite, anzi vanno ad esaurirsi. La parola d'ordine è "sostenibilità". Una parola ricorrente nel corso del convegno "Mare nostrum? Politiche e prospettive economiche del comparto ittico del Mediterraneo" che si è tenuto sabato sera a Mazara, al Mahara hotel, nell'ambito della "Festa del gambero", che ha visto una affluenza inverosimile di pubblico nelle quattro giornate dedicate al gambero rosso di Mazara.

Al convegno sono intervenuti addetti ai lavori, studiosi, scienziati ma tutti hanno concordato sul fatto che negli ultimi 50 anni, la domanda globale di pesce è quasi raddoppiata e - per far fronte ad una richiesta in continuo aumento - i governi hanno continuato invece a finanziare la pesca industriale, concedendo fondi pubblici a vantaggio soprattutto di poche grandi lobby della pesca. Cosi facendo sarebbe stata incrementata la pesca eccessiva che avrebbe svuotato i nostri mari e messo in ginocchio l'intero settore, in particolare quello della piccola pesca artigianale , incapace di competere con i moderni e potentissimi mega-pescherecci.

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