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Protocollo edilizia ignorato, protesta a Marsala

I segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiedono spazio per le aziende locali in vista dei lavori di demolizione e ristrutturazione degli alloggi popolari

MARSALA. Il recente episodio relativo all'infiltrazione d'acqua nella scuola dell'infanzia «Verdi» facente capo al secondo Circolo Didattico «Cavour», guidato dal dirigente scolastico onorevole Eleonora Lo Curto e la sempre più grave crisi dell'edilizia a Marsala, hanno fatto rispolverare il protocollo d'intesa stipulato oltre un anno fa, esattamente il 25 febbraio 2014, tra il Comune di Marsala, rappresentato dall'allora sindaco Giulia Adamo, la Camera di Commercio di Trapani e i rappresentanti sindacali del settore edile.

Un protocollo che avrebbe dovuto imprimere una «svolta» nella crisi produttiva ed occupazione dell'edilizia a Marsala e che invece è rimasto pressocchè ignorato. Quel protocollo avrebbe dovuto mettere ordine negli appalti pubblici e porli come condizione essenziale di occupazione locale. Mirava, infatti, da una parte ad assicurare il lavoro alle piccole imprese attraverso i cottimi fiduciari (e ciò sostanzialmente è avvenuto) e dall'altra limitare l'impiego di manodopera "esterna" negli appalti pubblici di grossa consistenza (che finora non ci sono stati e che presto, invece, dovrebbero esserci.

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