CASTELVETRANO. La Tassa di soggiorno continua a far discutere. Ancora un documento, stavolta a firma dell’associazione degli albergatori. Nella lunga nota gli associati spiegano le loro ragioni e respingono al mittente le accuse. Non si placa dunque la polemica tra il sindaco di Castelvetrano e gli albergatori sul mancati incasso dell’imposta di soggiorno che, alle casse comunali potrebbe costare oltre 110mila Euro. Una cifra, che in questo particolare momento non sarà facile recuperare nei vari capitoli del bilancio comunale.«Perché molti turisti non hanno pagato la tassa di soggiorno? Questa è la domanda che il sindaco dovrebbe porsi- scrivono Angela Giacalone e Antonio Mangia , presidenti rispettivamente dell’associazione Turistico-alberghiero Hypsas e dell’associazione Albergatori di Selinunte». Una domanda che fa riferimento alle dichiarazioni di Felice Errante, in merito alla applicazione della tassa di soggiorno da parte degli operatori turistici del territorio che vengono definite dagli associati «a dir poco infamanti ed incresciose».
«Si tratta di un fatto di enorme gravità su cui noi - dicono Angela Giacalone e Antonio Mangia- intendiamo replicare dicendo che lo stesso regolamento sulla tassa di soggiorno lo dice che gli albergatori non sono sostituti d’imposta, ma sono semplicemente tenuti a porre in essere le azioni necessarie all’esazione del tributo e al successivo versamento nelle casse comunali. Ogni turista però, può decidere di pagare o meno la tassa, dovendone poi rispondere nei confronti delle autorità comunali».Secondo i titolari degli alberghi il regolamento è stato consegnato il 30 giugno del 2014 e che a quella data, le strutture del territorio, avevano già concluso il 70% circa delle prenotazioni stagionali.
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