Dopo cinque anni e mezzo di attese, malumori e proteste da parte delle 24 famiglie fatte sloggiare il 29 luglio da una ordinanza dell'allora sindaco Renzo Carini "per pericolo di crollo" è finalmente iniziato il "conto alla rovescia" per vedere l'avvio di demolizione e ricostruzione delle palazzine dalle quali sono stati messi "fuori di casa". Sono stati superati finalmente le ragioni tecnico-burocratiche che hanno determinato i ritardi di oltre sette mesi nell'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto espletata dall'Urega di Trapani. Il responsabile unico del provvedimento, ingegnere Francesco Patti e il dirigente vicario del settore Lavori Pubblici, ingegnere Luigi Palmeri, hanno infatti proceduto all'aggiudicazione definitiva dei lavori all'"Impresa di Costruzione Geometra Alfredo Laudani" di San Gregorio di Catania. Questa l'ha infatti spuntato su ben 141 ditte partecipanti, di cui tre escluse, con un ribasso del 33,89,77 per cento sul prezzo a base d'asta di 4.147.177,08 euro di cui 2.760.242,24 per lavori soggetti a ribasso e 1.386.934,88 non soggetti a ribasso comprensivi di 1.254.054,61 per manodopera e 132.880,27 per oneri di sicurezza. Per i lavori in questione, il cui importo complessivo è di 6.230.855.76 euro, il Comune di Marsala ha dovuto integrare il finanziamento regionale con un impegno di bilancio di 1.246.171,15 euro pari al 20 per cento dell'importo complessivo del progetto. C'è ora la quasi materiale certezza che entro il prossimo mese di febbraio i lavori di demolizione e ricostruzione dei 29 alloggi delle tre palazzine fatte sgomberare da oltre 5 anni, possano inziziare per completarsi nel giro di 24 mesi. Con la ricostruzione delle tre palazzine anche la riqualificazione urbana, come previsto dalla legge regionale 09/08/2013 n. 96. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA