ERICE. Chiesta, da parte di un folto gruppo di sindaci del territorio chiamati a raccolta dal primo cittadino di Erice Giacomo Tranchida, la proroga di 60 giorni della scadenza dei pagamenti per le eccedenze Eas. Come Tranchida, i sindaci di Buseto Palizzolo, Luca Gervasi, Castellammare del Golfo, Nicola Coppola, Custonaci, Giuseppe Bica, Favignana, Giuseppe Pagoto, Paceco, Biagio Martorana, Salemi, Domenico Venuti, San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo e Valderice, Mino Spezia, evidenziano che «molti nostri concittadini e/o amministratori condominiali si sono rivolti ai nostri uffici per lamentare la infondatezza delle notificate eccedenze Eas riguardanti gli anni 2008/2009».
A prescindere dal fatto che i crediti potrebbero essere ormai inesigibili in quanto sottoposti al termine prescrizionale quinquennale, i sindaci del territorio ribadiscono che la loro fondatezza viene contestata per una serie di concause che vanno dal contatore non funzionante o non leggibile al fatto che le utenze sono site in zone urbane non adeguatamente servite.
Una protesta che è sfociata anche in contenziosi sostenuti da Associazioni di Tutela dei Consumatori, Patronati, Comitati di Quartiere. Da qui la richiesta di una moratoria di 60 giorni delle scadenze di pagamento, «al fine di procedere ad una verifica in contraddittorio per i casi controversi e/o di dubbia fondatezza che verranno a formalizzarsi, direttamente presso i relativi civici comunali».
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