ALCAMO. "Scopo finale del progetto - dichiara Vincenzo Cusumano, in rappresentanza di Strada del vino Alcamo Doc - è quello di sviluppare ricerche e soluzioni tecnologiche per prevenire e curare le patologie della vite e per certificare e tracciare la qualità del vino prodotto in Italia e in Tunisia". Il progetto si chiama "Divin", e consiste in un programma di cooperazione transfrontaliera con la Tunisia per "sostenere l'integrazione delle filiere produttive nel settore alimentare e in quello della vite e del vino e promuovere strategie innovative per l'analisi e il miglioramento genetico delle varietà dei vitigni autoctoni secondo modelli standard".
E' un progetto europeo Enpi CBC Med, coordinato dall'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAMC-CNR) insieme con Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Centro di Biotecnologie di Borj - Cedria (CBBC), Institut National de la Recherche Agronomique de Tunisie (INRAT), Direction Générale de la Production Agricole (DGPA) e, appunto, Associazione Strada del vino Alcamo Doc. Dopo l'appuntamento dello scorso giugno a Tunisi per sottoscrivere il regolamento del progetto, i coinvolti nel progetto si sono riuniti nel corso di un workshop nei giorni scorsi.
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