MARSALA. Dopo il voluminoso dossier inviato nello scorso mese di settembre al Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali sulla grave situazione della marineria marsalese per il problema delle "quote tonno", il Commissario straordinario al Comune Giovanni Bologna è tornato alla carica con il Ministro Maurizio Martina. A questi ha infatti richiesto che per il prossimo anno l'Iccat, l'Istituto che distribuisce in Italia le quote tonno assegnate dall'Unione Europea, adotti un più equo trattamento di ripartizione tra la pesca con il sistema del "palangaro",(sistema adottato da sempre dalla marineria marsalese) e quello della "circuizione". La richiesta avanzata dal Commissario Bologna trova la sua motivazione nel fatto che l'UE ha disposto un aumento della quota-tonno (si parla di oltre 2 mila tonnellate) da destinare all'Italia.
Di questa almeno 400 tonnellate dovrebbero essere destinate proprio al "palangaro" (di cui almeno la metà alla maggiore flotta peschereccia che è quella di Marasala) e agli altri sistemi compatibili e selettivi, tenendo conto della considerevole presenza di tonni nel Mediterraneo. In atto la marineria marsalese, che dal 2000 al oggi ha visto scendere la quota tonno assegnata da 1042 tonnellate alle 265 tonnellate del 2014, è in uno stato di profonda crisi che pesa non poco non solo sul settore, ma sull'intera economia marsalese, considerato che sono ben 400 le famiglie degli operatori del settore per poco meno di 2000 cittadini che vivono di questo tipo di pesca.
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