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La crisi si porta via la metà di terreni e vigneti a Castelvetrano

CASTELVETRANO. Cresce la vendita di terreni agricoli a imprenditori non castelvetranesi. Negli ultimi anni oltre il 50% dei terreni destinati ad uliveto e a vigneto è stato trasferito a proprietari di comuni viciniori come Campobello di Mazara, Marsala. Qualche terreno è passato di mano a investitori palermitani e veneti. E il processo di dismissione sembra non doversi arrrestare. «La cessione dei terreni nelle zone più pregiate del territorio — afferma il frantoiano Elio Cavarretta – è iniziata da almeno 10 anni e nell’ultimo periodo sta crescendo. Almeno la metà di zone agricole di pregio come Seggio e Bresciana non sono più nelle mani di imprenditori agricoli di Castelvetrano».

Le ragioni di questa “emorragia” di terreni sono diverse. Il dato più indicativo è rappresentato da i terreni a vocazione vitivinicola. Almeno l’8 % dei titolari dei “catastini” necessari alla produzione del vino sarebbero stati ceduti a imprenditori e produttori di Treviso e Verona. Castelvetrano, negli ultimi anni, secondo i dati forniti da alcune cantine private cittadine, ha ridotto di 1/20 la produzione di uva da vino. Un taglio drastico che ha, in certi casi, anche fatto crescere la superficie dei terreni abbandonati.

 

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