MARSALA. Per il completo black-out nel porto di Marsala le banchine sono interdette dal tramonto all’alba, ma per non svilire il comparto dei pescatori, il comandante Raffaele Giardina ha emanato una deroga all’ordinanza di interdizione che consente loro di transitare, fatta salva l’attenzione per l’incolumità, qualora si muniscano di impianti illuminanti portatili. Tuttavia la scelta del tenente di vascello Giardina non ha di certo lo scopo di ridurre l’attenzione da parte delle istituzioni competenti su un problema che si protrae dal 2009, ma punta a non svilire il settore della pesca.
Infatti da anni i vari comandanti che si sono succeduti nel porto marsalese hanno realizzato un carteggio notevole per informare l’ARTA – visto che la competenza è della Regione – ma anche il Genio civile e il provveditorato alle opere marittime, dello stato di salute dell’area portuale. In particolare la mancanza di illuminazione ha riguardato per primo il molo Colombo. Situazione che ha reso necessaria, da parte del comandante, l’emanazione di un’apposita ordinanza di interdizione secondo la quale non possono essere svolte operazioni portuali, né autorizzati movimenti di navi in porto da e per le banchine, o lavori di qualsiasi tipo a bordo delle navi ormeggiate nelle ore serali e notturne. Prima sono rimasti al buio i tralicci della parte del “Colombo” più esterna. Poi, circa 15 mesi fa, il black-out ha interessato anche gli altri 12. Probabilmente in questo caso si è trattato di un problema legato al furto dei cavi di rame.
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