TRAPANI. Si limita a svolgere l’ordinaria amministrazione, in attesa della piena operatività della legge di riforma delle Province, ma il Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’Ente che è subentrato, appunto, alla Provincia regionale, si trova a mantenere la titolarità dei «rapporti giuridici ed i contratti di fornitura già in essere». E così, per il pagamento delle spese di funzionamento dell’Ente che ha attualmente come commissario l’ex pm Antonio Ingroia (il terzo, dopo Luciana Giammanco e Darco Pellos) sono stati impegnato quasi 184 mila euro (183.772,25).
Si tratta di somme occorrenti per far fronte alle spese del consumo di energia elettrica, acqua e gas metano nonché di telefonia fissa e mobile degli immobili passati ora di proprietà del Consorzio e delle Scuole la cui gestione è a carico dell’Ente. Le spese per il funzionamento della struttura amministrativa vengono considerate di «primaria importanza» e e rientrano nella tipologia di quelle tassativamente regolate dalla legge che le ha escluse dal pagamento frazionato in dodicesimi cui bisogna fare ricorso in mancanza dell'approvazione del bilancio. Le fatture concernenti le somme dovute dal Libero Consorzio Comunale di Trapani, peraltro, erano state già fatte pervenire al Servizio Economato dell’Ente per il pagamento. I 183.772,25 euro rientrano, comunque, negli stanziamenti del redigendo bilancio e trovano copertura finanziaria nei diversi capitoli relativi a «Telefonia fissa», «Telefonia mobile», «Utenze diverse», «Energia elettrica» e «Poste e Telegrafo».
L’ex Provincia di Trapani costa ancora 184 mila euro
I 183.772,25 euro rientrano, comunque, negli stanziamenti del redigendo bilancio e trovano copertura finanziaria nei diversi capitoli relativi
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