
TRAPANI. Amministrazione «in ginocchio» dopo l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, di un emendamento al regolamento sull'Iuc (Imposta unica comunale) e dopo che i consiglieri presenti (molte le defezioni nella seduta d’Aula di ieri mattina) hanno messo mano all'Imu (Imposta comunale sugli immobili) con una modifica sostanziale: viene equiparata ad abitazione principale, per la quale, semplificando, «non è dovuta l’imposta, la casa che il padre concede in comodato gratuito al figlio». La proposta, avanzata dal Pd, è stata condivisa, in maniera trasversale, dai rappresentanti di tutti gli altri gruppi politici. «Mi vogliono mandare a casa, facendomi cadere sulle tasse e sul bilancio - ha affermato il sindaco Vito Damiano -, visto che sono stati incapaci di proporre una mozione di sfiducia nei miei confronti e, probabilmente, non ce la faranno con la strumentale azione giudiziaria (riferimento al procedimento penale a suo carico per l’accusa di indebito utilizzo dell’auto blu, ndc) anonimamente promossa». Termini duri, quelli dell’ex generale dei carabinieri che ha parlato di «irresponsabilità civica da parte di alcuni consiglieri. Passa in secondo piano l’interesse collettivo - ha ribadito Damiano - per portare a termine il ”progetto politico” di far fuori il sindaco». Senza tenere in alcun conto, a suo avviso, dell’impossibilità di erogare servizi a causa dei tagli alle risorse finanziarie ed economiche effettuati da Stato e Regione. Affermazioni che, inevitabilmente, hanno spinto diversi consiglieri a lanciargli contro altrettanto pesanti «strali» dialettici.
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