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Orestiadi, il sindaco di Gibellina: stupito dalle dimissioni di Pumilia. Lui insiste: l'ho fatto per tutelare la mia dignità

GIBELLINA (TP) - Salvatore Sutera

«Ho appreso con stupore delle improvvise e inattese dimissioni del presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia».

È quanto ha detto stamattina il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera. Nella giornata di ieri il primo cittadino non ha voluto fare commenti. «Il Comune di Gibellina è concentrato sulle attività e le iniziative propedeutiche al 2026 anno in cui la città sarà la prima capitale italiana dell’arte contemporanea. È un lavoro molto impegnativo che, come è sempre stato fatto, stiamo portando avanti in totale sinergia con la Fondazione Orestiadi», ha detto Sutera.

Dalle parole del primo cittadino è, dunque, confermata la sinergia tra Comune e Fondazione ma Sutera non si esprime su cosa abbia determinato le dimissioni di Pumilia che ha portato quest’ultimo a mollare la guida del sodalizio fondato da Ludovico Corrao.

Pumilia: le dimissioni a tutela della mia dignità

«La mia decisione è stata inevitabile, a tutela della mia dignità». Lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook l’ex parlamentare Calogero Pumilia all’indomani delle sue dimissioni da presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina.
«Non potevo rimanere dentro una realtà - aggiunge - nella quale, ad attestati di stima, falsi sorrisi, abbracci calorosi, temporanei brevi chiarimenti, con evidente ipocrisia si era mescolata la volontà di alcuni di impossessarsi del titolo che mi era stato conferito nell’ottobre del 2015, che avrei potuto e dovuto lasciare fra pochi mesi, ritenevo, in un clima di elegante rispetto reciproco. Ad indurmi a lasciare il ruolo ricoperto, - prosegue - oltre ad una modesta cinica congiura paesana, sono stati anche piccoli calcoli, banali ambizioni di alcuni componenti del cda, allettati dalla prospettiva di esercitare un protagonismo diretto senza tener conto né di capacità personali né dell’interesse e delle prospettive della Fondazione».

L’ex presidente delle Orestiadi chiarisce inoltre che non è stata la politica ad indurlo alle dimissioni. «Semmai - scrive - la politica, insieme ad una qualche capacità di interlocuzione con il governo e con tutte le forze dell’Ars, anche per il prestigio e la considerazione della quale posso dire di essere investito, hanno portato pochi giorni fa ad un finanziamento insperato sul bilancio della Regione».

«Nelle mie dimissioni - conclude Pumilia - il ruolo di Roberto Albergoni (autore del progetto Portami il futuro, col quale Gibellina è stata proclamata Capitale dell’arte contemporanea 2026) è stato indiretto, come si attaglia ad un personaggio di seconda fila. Bravo senz’altro a scrivere e proporre progetti e poi, come sta avvenendo ad Agrigento, ridotto a svolgere la funzione di formale garante di scelte o di non scelte altrui.

Per rispetto a me stesso, ad una parte importante della mia storia, per il legittimo orgoglio dei risultati che mi vengono riconosciuti, per il legame alla mia terra, per l’affetto che nutro nei confronti del personale e per la stima nelle sue capacità professionali, non posso che augurare il migliore successo a chi mi subentrerà».

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2 Commenti

mariano

04/01/2025 18:29

si capisce poco, sicuramente il protagonismo è un forte stimolo a occupare spazi e visibilità a discapito di altri soggetti a cui forse andrebbe ascritto il merito di essere riusciti alla nomina di Gibellina Capitale dell'Arte Contemporanea per il 2026. Cosa che francamente stupisce per effetto dello stato di degrado e di incuria in cui versa questo comune. Basta un breve visita per assistere ad un stato di abbandono che ingenera angoscia. Gli amministratori, piuttosto che ostentare orgoglio e soddisfazione per questa nomina, dovrebbero lavorare notte e giorno per recuperare i molti anni perduti, dando una parvenza di dignità al centro abitato, agli anziani sopravvissuti al terremoto del '68 e ai cittadini nati successivamente che mai hanno compreso la logica di opere d'arte collocate a caso, senza alcun criterio tra erbacce ed edifici cadenti. Ma si pensa veramente che bastano alcune realizzazioni di artisti di fama per attrarre turisti e visitatori ? Vedere per credere. Intanto sembra montata una grottesca bagarre tra persone che sembrano essersi risvegliate da un letargo che dura dai tempi del terremoto.

Angelo

06/01/2025 23:55

La macchina organizzativa di eventi quali "Agrigento, Capitale della Cultura Italiana per il 2025" o "Gibellina, Capitale dell'Arte Contemporanea per il 2026" va affidata ad intellettuali di primo piano, capaci di dare sostanza e spessore. Lillo Pumilia era tra questi, ma evidentemente il provincialismo di chi vorrebbe gestire tali eventi pur mancando di adeguate attrezzature culturali, lo ha sollecitato a tirarsi indietro.

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