Trapani

Giovedì 21 Novembre 2024

Francesca Corrao: «La scommessa di papà su Gibellina ancora vince»

Gibellina

«La scommessa di papà oggi continua a vincere». È il commento di Francesca Corrao, figlia dell’ex sindaco di Gibellina Ludovico, oggi, insieme alla sorella Antonella, a Roma alla cerimonia di proclamazione della città del Belìce Capitale dell’arte contemporanea. «Mio papà è stato pioniere della rinascita del Belìce tramite l’arte contemporanea, chiamando a raccolta artisti provenienti da tutto il mondo - ha detto ancora Francesca Corrao - Gibellina dimostra che, insieme agli artisti e ai suoi cittadini, si possono vincere delle scommesse». E Corrao, docente universitaria, aggiunge: «Dobbiamo creare tanti ponti che portano grandi emozioni, fiducia nel futuro, speranza nelle persone. Dobbiamo creare futuro alle nuove generazioni».

Fondazione Orestiadi: su Gibellina Capitale subito al lavoro

«Bisogna iniziare a lavorare sin da subito per arrivare pronti al progetto, non come è stato fatto ad Agrigento per il suo riconoscimento di capitale della Cultura». Lo dice Calogero Pumilia, presidente della “Fondazione Orestiadi» di Gibellina commentando l’attribuzione del titolo al comune trapanese di Capitale dell’Arte contemporanea 2026. Pumilia aggiunge che il riconoscimento ottenuto da Gibellina scaturisce dal fatto che «non si tratta semplicemente di una città dove c’è l’arte contemporanea, ma che, grazie al lavoro svolto da Ludovico Corrao, ha fatto dell’arte contemporanea la sua stessa identità».

Schifani: «Riconoscimento a Gibellina premia tutta la Sicilia»

«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale». o dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, commentando la scelta del ministero della Cultura. «La designazione - prosegue - rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l’identità artistica e culturale del Comune. Come avvenuto già con Agrigento, che il prossimo anno sarà la Capitale italiana della Cultura, ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo è un successo per tutta la Sicilia, che conferma la sua posizione come terra di cultura e creatività. Ringrazio il ministero della Cultura, la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso. La Sicilia sarà fiera protagonista del panorama artistico italiano nel 2026, offrendo una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano essere motori di sviluppo e coesione sociale».

L’assessore Scarpinato: «Orgoglio per la nomina di Gibellina»

«È con profondo orgoglio che esprimo il mio plauso per la proclamazione di Gibellina a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea per il 2026». Lo dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, commentando la decisione del ministero della Cultura. «Dopo Agrigento Capitale italiana della Cultura - prosegue - la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento. Un segno tangibile della straordinaria ricchezza culturale dell’Isola, che rappresenta uno scrigno a cielo aperto dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile. Anche questa designazione è il segnale che stiamo lavorando nella giusta direzione, nel segno della tutela, della valorizzazione e della corretta fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale».

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