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Il dossier per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell'arte affidato alla Fondazione Meno

Il carteggio dovrà essere presentato entro la fine del mese. Il Comune, intanto, ha approvato il progetto di valorizzazione del Cretto di Burri

È stato affidato alla fondazione Meno presieduta da Roberto Albergoni l’incarico di redigere il dossier per la candidatura di Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026. La fondazione si è già occupata del progetto vincente di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. Entro fine mese il dossier dovrà essere presentato. In questi giorni a Gibellina si stanno svolgendo gli incontri di co-progettazione previsti, prima con le imprese e gli operatori economici del territorio, poi con le associazioni culturali e del sociale, tra cui Fondazione Orestiadi, Rete Museale e Naturale Belicina, Cresm.

Intanto il Comune ha approvato il progetto di valorizzazione del Cretto di Burri finanziato con 200 mila euro stanziati con legge dall’Assemblea regionale siciliana. Il progetto esecutivo è stato redatto dal responsabile dell’area tecnica del Comune Giuseppe Neri e dall’esperto tecnico Nicola Agosta. Sul territorio comunale saranno apposte diverse insegne stradali aventi finalità turistico-pubblicitarie e poi si interverrà anche su tre siti del centro urbano di Gibellina: piazza Rivolta Siciliana, Sacrario ai Caduti e Grande Area 85.

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