È morto a 82 anni il pittore trapanese Carmelo Morreale, il ricordo dello scrittore Pilati: «Era genio e follia»
È morto a 82 anni il pittore trapanese Carmelo Morreale. Artista stravagante, a Trapani era molto noto per il suo essere estroverso: era solito camminare per le strade del centro storico a piedi scalzi e a torso nudo. Negli ultimi anni è stato ospite di residenze per anziani a Buseto Palizzolo e Salemi. È deceduto all’ospedale di Castelvetrano. A volte barattava una tempera o un olio per un pacchetto di sigarette o un mezzo litro di vino. Negli anni Novanta, fu ospite del Maurizio Costanzo show. «Il genio certo - lo ricorda lo scrittore trapanese Giacomo Pilati -, ma anche la follia. Quando la follia serve ad abbattere silenzi, complicità. In nome di una idea, un colore, una marina, un bouquet di rose. In nome di un artista che si crede Leonardo da Vinci. E invece si chiama Carmelo Morreale. La sua pittura, la sua vita, sospese fra il rumore assordante e il silenzio quieto. Col limite da superare, per sconfiggere le regole e inventarne altre. A scandalizzare con i segni e le parole la tranquilla pace della tranquilla vita di provincia». Un affresco che si arricchisce anche di ricordi personali. «Io mi perdo - scrive Pilati - a venti anni fra le sue spinte che all’improvviso diventano sfide. Fra i suoi sberleffi a punteggiare l’oscura zona grigia di una città sonnolenta, con le etichette al collo, con la puzza sotto il naso. Una città dormiente da riparare, da sconfessare. Anche per conto di quel pittore matto in calzamaglia e cappello. Perché se ne può costruire un’altra. Migliore. Senza per forza appartenere a qualcuno. Carmelo Morreale, un salto nel genio. Ma anche la consapevolezza del ritorno difficile. Fronteggiato da una cantilena che per anni ha attraversato salotti e botteghe di mezza Sicilia: "Dopo, i suoi quadri varranno un tesoro..."». Numerosi i messaggi di cordoglio sui sociali. Alberto Santoro pubblica una foto del pittore (che qui riproponiamo) e lo ricorda così: «Ciao Carmelo, Grande Artista come pochi altri. Le tue opere le custodirò come meritano. Adesso potrai chiedere a Leonardo da Vinci quello che vorrai, ma sopratutto, potrai spiegargli tutte le cose che tu sai. Triste perdita… Me ne rammarico tantissimo. Rip Carmelo Monreale».