Marsala, da Manuela Aureli a Matranga e Minafò: ecco il cartellone della rassegna Lo Stagnone
L’amore nell’incanto del Natale, l’arte che attinge e sgorga dalla vita raccontata con parole e canzoni, una commedia musicale per far rivivere il mito di Stanlio e Ollio, una bevanda energizzante a base di sorrisi che diventa varietà, un racconto tragicomico tra sette donne tra battute al vetriolo e desideri, ma anche un one woman show con un’artista che da sola è capace di impersonarne decine fino a temere, ironizzando, di perdere se stessa, e poi ancora una commedia brillante ambientata dentro un Museo per concludere con tre opere immortali di Luigi Pirandello. Questi gli ingredienti della XVI Rassegna «Lo Stagnone – scene di uno spettacolo», organizzata dalla compagnia teatrale Sipario presieduta da Vito Scarpitta, con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala, che quest’anno conta artisti di livello come: Paolo Conticini, Emanuela Aureli e Corrado Tedeschi, Manuela Villa e Gegia, ma anche i noti comici siciliani Matranga e Minafò e Antonello Costa, oltre ad uno spettacolo che promette di far rivivere l’arte esilarante di Stanlio e Ollio con la regia di Claudio Insegno, che riveste il personaggio di Stanlio insieme a Federico Perrotta nel ruolo di Ollio. La rassegna si terrà al Teatro Impero e prenderà il via domenica 3 dicembre per concludersi sabato 4 maggio: otto spettacoli per tutti i gusti che promettono di divertire e intrattenere, offrendo anche occasione di riflessione, senza mai perdere il sorriso. Il cartellone si apre domenica 3 dicembre alle ore 18,00 con lo spettacolo dal titolo: «Nell’incanto del Natale una storia d’amore», commedia musicale in due tempi, scritta e diretta da Vito Scarpitta, presidente della compagnia teatrale Sipario. In scena dunque saranno i padroni di casa, con la direzione musicale di Eugenia Sciacca, le coreografie di Vanessa Coppola, scenografia di Sipario Group, costumi di Angela Scarpitta, service Primafila di Gianmarco Scarpitta e direzione artistica di Enza Giacalone. «L’amore è il tema di questo spettacolo – spiega il regista –: l’amore tra Maria e Giuseppe, l’amore tra Dio e le sue creature, l’amore che si incarna in Gesù Cristo. Le vicende di Maria e Giuseppe danno modo di affrontare diversi temi importanti, quali il matrimonio, la famiglia, la vocazione di servizio al prossimo. Un'opera teatrale e musicale che ripercorre alcuni episodi della vita di Maria e Giuseppe, attraverso personaggi del passato e del presente, le vicende e i loro momenti di sacrificio e d’amore per portare alla luce il figlio di Dio». La rassegna continua sabato 13 gennaio alle 21,30 con Paolo Conticini in «La prima volta», spettacolo in cui l’artista si racconta: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica che gli dà la possibilità di esprimersi come attore. Un viaggio dove il pubblico viene condotto nel percorso artistico che è in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro. Una narrazione vivace e intima al tempo stesso condita dall’altra passione di Paolo Conticini: il canto. Così condivide con la platea canzoni che hanno avuto un ruolo in questo viaggio artistico e pieno di emozioni. Il terzo appuntamento promette di far rivivere il mito della comicità di tutti i tempi: domenica 28 gennaio 2024 ore 18.00 andrà in scena: «Stallio e Ollio - Una commedia musicale senza cervello» con Claudio Insegno e Federico Perrotta in scena con Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi e con la regia Claudio Insegno. «Stan Laurel e Oliver Hardy non erano semplicemente attori comici, ma sono gli inventori della risata – spiega Claudio Insegno –. Potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. L’unico messaggio che si vuole dare con questo spettacolo è di continuare ad amarli e ridere insieme a loro. È dal 1921 che ci hanno abituati a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia». Per Claudio Insegno si tratta di un ritorno, infatti si è già esibito nel Teatro Impero in una precedente rassegna della Compagnia Sipario insieme al fratello Pino Insegno e entusiasmando il pubblico in sala. Domenica 18 febbraio ore 18.00 sarà la volta di «Costa Power il Potere del Sorriso»: di e con Antonello Costa che si esibirà con Annalisa Costa e il Corpo di ballo. Antonello Costa lancia una proposta: «Tutto il potere del sorriso in una bevanda. Non sarebbe fantastico recuperare il buonumore semplicemente sorseggiando un energizzante?». Dall’idea per ora solo virtuale nasce il nuovo spettacolo «Costa Power». Uno show decisamente terapeutico in linea con lo stile unico del comico siciliano, che ha conquistato il suo pubblico con l’innata simpatia e quel talento che lo rende un comico in via d’estinzione. «Per allontanare i pensieri negativi, lo stress, l’ansia e fare scorta di risate Costa consiglia di assumere Costa Power anche più volte a settimana, perché la medicina migliore per affrontare le criticità della vita è da sempre una ricca dose di ironia. Due ore di energia allo stato puro con una serie di performance estratte dal celebre repertorio e assolute novità». Domenica 10 marzo alle ore 18 andrà in scena «Bastarde senza gloria»: spettacolo al femminile di Gianni Quinto, con la regia di Siddhartha Prestinari che vedrà in scena: Francesca Gegia Antonaci, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Eugenia Bardanzellu, Elisabetta Mandalari e Giulia Perini. «Un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda. A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere», spiega il regista. Immancabile lo spettacolo di domenica 14 aprile alle 18 dal titolo: «Mamma ho perso L’Aureli!». In scena Emanuela Aureli (autrice insieme a Sergio Di Folco) con le musiche di Giandomenico Anellino. Un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma. Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena dando l’impressione che su quelle tavole del palcoscenico ci siano tante anime e che non sia mai sola. Ma non finisce qui, continua con Milly Carlucci, Mara Venier, Sofia Loren, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Antonella Clerici, Cristiano Malgioglio, Il Papa e il presidente Mattarella. La sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che «Mamma ho perso... l’Aureli». Domenica 21 aprile alle 18 il teatro Impero accoglierà i noti comici siciliani Matranga e Minafò in «La maledizione di Yasmine». Con il duo si esibiranno anche Claudione Di Giovanni, Dalila Pace, Loredana Scalia, Patrizia Franco, Francesca Caracci. Con lo spettacolo prodotto da Sicilia Social Star, «Amunì, torniamo tutti al teatro a ridere» hanno dichiarato i due attori palermitani. Sotto la regia di Maurizio Bologna, scritta insieme a Gianpiero Pumo, sul palco si respireranno amore, intrigo e un pizzico di magia, con un ritmo comico incalzante: il tutto è infatti ben condito dalla comicità targata Matranga e Minafò che, secondo il loro stile, sorprenderanno grazie ad un finale spiazzante. Una commedia brillante, la prima portata in teatro da Matranga e Minafò, dai risvolti inaspettati che ruota intorno all’arrivo in città della statua di Yasmine, una divinità egizia che verrà custodita all’interno del Museo di Storia. A chiudere il cartellone sarà la messa in scena, in un’unica serata, di tre opere di Luigi Pirandello. L’appuntamento è per sabato 4 maggio alle 21,30 con Corrado Tedeschi e Vito Scarpitta che interpreteranno: «La Morsa», «La patente» e «L’uomo dal fiore in bocca». In scena anche: Giuseppe Todaro, Davide Maltese, Francesco Di Bernardo, Enza Giacalone, Mariella Monteleone e Max Vacante. «La Morsa», tratta del «classico triangolo moglie, amante e marito – spiega il regista Vito Scarpitta –. La protagonista della tresca amorosa è Giulia, donna sincera e appassionata, che si trova all'epilogo della sua relazione con l'amante Antonio. Andrea marito più’ grande di età’, ha scoperto i due amanti e vuole vendicarsi di entrambi stringendo Giulia in una morsa di accuse, ma a Giulia viene a mancare anche il sostegno dell'amante Antonio che vigliaccamente l’abbandona». In «La Patente – continua Scarpitta – protagonista della tragicomica vicenda è Rosario Chiarchiaro, un impiegato del monte dei pegni, che secondo le dicerie della gente è uno jettatore che si trova suo malgrado escluso dalla società. Il Giudice Andrea non crede alla jettatura, ma si trova a dover tener presente che Chiarchiaro a causa delle malelingue ha perso anche il lavoro, non riesce a sposare le figlie a causa di questa nomea e dunque tutta la famiglia è a rischio. La situazione è davvero assurda e si aggrava ancora di più quando Chiarchiaro, convocato in tribunale, si presenta vestito da iettatore e invoca con forza un processo, chiedendo la patente di Jettatore ufficiale con tanto di bollo per farne la sua professione». Infine «In L'uomo dal fiore in bocca – conclude – si evidenzia come l’uomo cerca di porsi di fronte alla morte. Mette in risalto come la morte è predominante, riesce a modificare qualsiasi cosa, anche la visione personale del mondo. Di fronte alla morte, anche le piccole cose iniziano ad avere un’importanza immane».