La città di Mazara piange Gaetano Salerno, l’artista mazarese morto a 67 anni, conosciuto a livello internazionale per la sua pittura contemporanea ricca di colori e significati. La sua scomparsa è una grande perdita per il mondo della cultura.
I funerali sono previsti lunedì 2 gennaio alle 15 nella chiesa Cristo Re, mentre la camera ardente è stata allestita nella sala mortuaria dell’ospedale di Castelvetrano.
Salerno, laureato nel 1982 in Scienze Politiche all’Università di Palermo, ha ottenuto nella sua carriera degli importantissimi riconoscimenti, tra questi quello per l’opera “Cervello in fuga”.
Le sue opere sono presenti anche in molti libri di arte contemporanea e tantissime sono le mostre d’arte allestite nei più famosi luoghi della cultura del territorio nazionale a cui Gaetano Salerno ha partecipato.
Tanti i messaggi di cordoglio su Facebook, a partire dal post del Comune di Mazara del Vallo: “È venuto a mancare all’età di 67 anni il pittore mazarese Gaetano Salerno. Era stato inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea 2020, edito da De Agostini, opera ritenuta tra le più prestigiose in Italia nella quale figurano artisti di livello internazionale, tra i quali i mazaresi Pietro Consagra e Giovanni Modica. Numerose le mostre nelle quali sono state esposte le sue opere. Nel 2021 con il patrocinio del Comune, la galleria Santo Vassallo ha ospitato la mostra Kronos - Viaggio nell’Arte. L’amministrazione comunale, con sindaco e giunta in testa, si uniscono al cordoglio.
Commozione nelle parole di amici e conoscenti: “Un altro amico, a me assai caro, Gaetano Salerno è stato sottratto al nostro affetto da signora morte. Avevo scritto sulla sua opera pittorica e gli avevo presentato una mostra. Ci eravamo incontrati al bar pochi giorni prima di avere la notizia del suo ictus. Gaetano era una persona speciale ed era anche una persona poliedrica, polivalente e di tanti interessi. Non era soltanto un bravo pittore ma era anche un musicista, un compositore e scriveva e suonava le sue canzoni. Era anche un appassionato di storia e aveva scritto sulla storia di Mazara. Mo soprattutto era un amico affettuoso e sensibile, di grande umanità. Sono certo che lascerà un vuoto in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di frequentarlo. Addio mio caro amico”. E ancora: “Un saluto di buon viaggio a te grande artista doppiamente tale in quanto componevi e cantavi anche bella musica. Un po' meravigliata di questa notizia triste”.
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