Selinunte, visite dei templi al chiaro di luna, musica, la mostra: Parco archeologico multitasting
Un parco archeologico che dimostra una veste multitasking, adatta ad ogni gusto, dal semplice appassionato che vuole visitare l’area archeologica più vasta d’Europa, all’amante delle sonorità sperimentali, a chi invece si allontana dalla soffocante calura siciliana e cerca refrigerio scoprendo i templi al chiar di luna, magari fermandosi ad ammirare le straordinarie ed imponenti macchine che, in scala reale e veritiera, raccontano i processi di costruzione. Entrare nel parco archeologico di Selinunte vuol dire immergersi in una natura incontaminata, dove l’uomo è presente, sì, ma con attenzione: di giorno, con i templi che si stagliano nella luce, di notte per lasciarsi avvolgere da profumi improvvisi, mentre gli stessi templi emergono dal buio e il mare in sottofondo, c’è ma non si vede. I weekend sono veramente da non perdere: ogni venerdì, sabato e domenica di luglio si potrà entrare a Selinunte dalle 19.30 a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23). Alle 21,30 si potrà partecipare alla visita guidata di CoopCulture, i visitatori si incammineranno verso la Collina Orientale per ascoltare mitologia, storia e aneddoti sulla fondazione e lo sviluppo della città, nemica da sempre della vicina Segesta. È solo uno spunto, ma le guide lo raccoglieranno per descrivere i tre templi maggiori: il Tempio E o Heraion, il Tempio F, e il Tempio G; e accanto, come non notare le macchine in scala reale, della mostra «Ars Aedificandi» di MondoMostre che raccontano i processi costruttivi dell’antichità. Al Baglio Florio invece, già oggi (15 luglio) prende il via per due weekend il Selinunte Mediterraneo Festival di Curva Minore: si inizia con il quartetto TellKujira, una sorta di rock band in forma di quartetto classico; sabato sarà la volta di Luca Tilli e Sebi Tramontana, un duo specialista nelle improvvisazioni d’avanguardia, e a seguire, Soundpainting, l’arte della composizione istantanea, inventata dal compositore newyorkese Walter Thompson. Domenica, sotto il Tempio di Hera, alle 19,30 il festival offrirà ai visitatori del Parco, un recital di uno dei più giovani e interessanti trombettisti e compositori italiani, Gabriele Mitelli, con il batterista Cristiano Calcagnile. Alle 21,30 il concerto dei Pipeline 8.
Il programma del Selinunte Mediterraneo Festival
Il festival si apre domani alle 21,30, (venerdì 15 luglio) al Baglio Florio del Parco archeologico di Selinunte con l’avanguardia del quartetto TellKujira prodotto da Area Sismica e formato da Francesco Diodati (chitarra elettrica) Stefano Calderano (chitarra elettrica), Ambra Chiara Michelangeli (viola) e Francesco Guerri (violoncello): una sorta di rock band in forma di quartetto classico, con due chitarre elettriche al posto dei due violini per un percorso musicale flessibile e alla continua ricerca di struttura. Il giorno seguente sabato 16 luglio è la volta di Luca Tilli e Sebi Tramontana, un duo che collabora ormai da dieci anni collocandosi nell’area della musica improvvisata europea. In scaletta brani inediti nelle cui composizioni si manifesta il libero dialogo tra il violoncello di Tilli e il trombone di Tramontana. A seguire spazio all’improvvisazione con il concerto di Soundpainting, l’arte della composizione istantanea, inventata dal compositore newyorkese Walter Thompson negli anni ’70 come linguaggio universale composto da circa 1500 gesti-segnale, che vengono compiuti dal soundpainter (compositore e direttore) per indicare in tempo reale all’ensemble posto di fronte a lui. Un’esperienza di «cultura musicale» aperta a tutti per introdurre il maggior numero di ascoltatori possibile al sorprendente, appassionante e fervido mondo del jazz. Diretta da Giancarlo «Nino» Locatelli, uno dei più grandi esperti di soundpainting sulla scena contemporanea, l’orchestra di soundpainting è composta da 10 elementi che hanno partecipato al workshop gratuito tenuto da Locatelli nei giorni precedenti al concerto. Appuntamento domenica 17 luglio alle 19,30 sotto il Tempio di Hera, sarà offerto ai visitatori del Parco archeologico, il recital di uno dei più giovani e interessanti trombettisti e compositori italiani, Gabriele Mitelli che si esibirà con il batterista Cristiano Calcagnile, un’altra personalità spiccata, con diversificate esperienze sia nel campo della musica contemporanea (in cui si è inizialmente formato) che in campo jazzistico, soprattutto internazionale. Alle 21,30 il Selinunte Mediterraneo Jazz Festival accoglie il concerto di Pipeline 8, formazione a geometria variabile, con la voce registrata del poeta britannico Tom Raworth (1938-2017), con cui Locatelli ha collaborato per più di vent’anni. Un concerto coinvolgente con le parole di Raworth come suono, testo e pre-testo, e la densità del suono da ampio organico, che vede coinvolti molti dei musicisti che si succedono al festival. Il festival proseguirà anche il prossimo weekend con altri appuntamenti.