Nicoletta Indelicato, la giovane uccisa nella notte tra il 16 e il 17 marzo scorso, con 12 coltellate e il cui corpo è stato ritrovato parzialmente bruciato nelle campagne di contrada Sant'Onofrio periferia di Marsala, potrebbe non essere stata uccisa in quel luogo, ma vi sarebbe stata trasportata quando già era morta. Una ipotesi venuta fuori ieri mattina, dopo la testimonianza del tenente colonnello Carlo Romano, del Ris di Messina, innanzi alla Corte D'Assise di Trapani, presieduto da Daniela Troìa, dove si celebra il processo per l'omicidio della giovane marsalese. L'ufficiale rispondendo alle domande del Pm, ha detto - «In alto a destra nella tappezzeria del bagagliaio della macchina dell'imputata, è stata riscontrata la presenza di tracce di sangue riconducibile alla vittima, Nicoletta Indelicato». Perché nel bagagliaio c'erano tracce di sangue di Nicoletta? L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia