Il Museo archeologico «Lilibeo» ospiterà la scultura «Elissa-Yammuna» dell'artista marsalese Mimmo Palmizzi. Il Vernissage, con gli onori di casa del neo direttore del Parco Archeologico e del Museo,l'architetto Enrico Caruso, venerdì 11 ottobre alle 17. Si tratta della esposizione dell'opera d'arte di Mimmo Palmizzi che vuole essere, come lo è stato fin dall'inizio della sua vasta attività artistica, un atto di riconoscimento tra i popoli del Mediterraneo.
L'opera si sdoppia in due sculture entrambe alte 2 metri e 35 centimetri in Corten, una destinata a Tiro in Libano e l'altra, in esposizione temporanea a Marsala, per Tunisi dove l'evento è previsto per il febbraio 2020 nell'ambito del V Seminario di Studi Mediterranei, indetto dal professor Campisi presso l'Università «La Manouba».
«Dopo i messaggi di pace e di speranza portati in Tunisia - dice l'artista marsalese Mimmo Palmizzi - prima con il progetto “Mare Nostrum”, un ponte tra le due sponde Sicilia-Tunisia, ora con questo progetto ci si rivolge a terre più lontane dalle quali, già nell'800 a.C. una donna, Didone o Elissa, regina di Tyro, è costretta a scappare da una guerra fratricida. Il progetto prevede la realizzazione di due sculture omaggio a Didone da installare una proprio a Tyro e l'altra, dopo l'esposizione temporanea a Marsala, in Tunisia». Le due sculture sono un autentico omaggio a Didone-Elissa, scappata da Tyro, e che dopo un lungo e tormentato vagare per mare approda nelle spiagge sabbiose della Tunisia dove riceve accoglienza ed ospitalità e fonda Cartagine, lasciando al mondo un grande esempio di civiltà e cultura.
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