Ha preso il via nell'agorà del parco archeologico di Selinunte una campagna di scavi da parte dell'Istituto archeologico germanico.
"L'obiettivo è comprendere la trasformazione di Selinunte dopo il 409 avanti Cristo, quando fu conquistata dai punici e la zona dell'agorà fu trasformata - dice Ortwin Dally, direttore del Dai - È dal 1971 che il nostro istituto è attivo a Selinunte. La campagna di scavi sull'altopiano di Manuzza andrà avanti sino alla metà di ottobre".
Per il direttore del parco archeologico Enrico Caruso "questi scavi, diretti da Sophie Helas, componente del Dai, consentiranno di legare alcuni elementi significativi delle presenze in seno all'agorà, parzialmente indagate negli anni Settanta mediante saggi isolati che portarono alla scoperta di una necropoli arcaica e di un santuario punico da parte di Antonia Rallo, dell'Università La Sapienza di Roma e di quelli, risalenti a non oltre un decennio fa, di Dieter Mertens che scoprì la tomba dell'Ecista, cioè del fondatore della città".
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