Domani alle 5.30 del mattino prenderà il via la seconda edizione del Festival della Luce al Parco Archeologico di Selinunte. Uno scenario emozionante con l’orchestra e coro posizionati dinanzi al Tempio Hera ed il Sole che salirà illuminando uno dei paesaggi più belli d’Italia. Durante l'evento verranno ricordate con un minuto di silenzio le 42 vite che hanno perso la vita nella strage di Genova. “Alle 5.30 inizierà il Festival della Luce. Prima nel buio la musica ed il teatro, poi al sorgere del sole teatro e musica si fermeranno per osservare con il pubblico un minuto di silenzio per le persone che hanno perso la vita a Genova e soprattutto per i loro familiari”. Lo ha annunciato Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico di Selinunte. “Passeremo dal buio stellato alla luce del Sole con “Napordu” - ha detto Giacomo Bonagiuso, direttore artistico del Festival della Luce - opera inedita scritta appositamente dal maestro Ezio Noto. Il Napordu è una pianta, una spina che resiste verde e rigoglioso quando tutto in Sicilia è arso, nero, giallo, secco ed ha un bellissimo fiore in testa. Cresce in ambienti disturbati, negli incolti, sulle macerie, lungo le strade, presso le stalle, con optimum nella fascia mediterranea". L’opera vedrà l’esibizione di un’orchestra di 19 musicisti, campani e siciliani, di un pittore, uno scultore, una danzatrice e ben 14 attori. Alle 5.30 l’inizio di un’esplosione di creatività, un vero “tappeto” sonoro che accoglierà tutti in una fusione di arti: musica, teatro, danza, pittura, scultura. Tra le sculture “Il Pianto di Agamennone”, opera lignea di Salvatore Rizzuti, autore dell'opera “I Vespri” esposta al museo di Caltabellotta.