Nasce in Sicilia il parco archeologico di Segesta - che avrà la sua autonomia scientifica e di ricerca, gestionale, amministrativa e finanziaria - voluto dalla giunta regionale presieduta da Nello Musumeci, che ne prevede altri 17: il prossimo sarà Pantelleria.
Dall’approvazione della legge regionale 20 del 2000, che ha previsto i Parchi archeologici, nell’Isola ne sono stati istituiti tre: Agrigento, Naxos-Taormina e Selinunte-Cave di Cusa.
«La nuova gestione dei beni culturali - dice Musumeci - inizia da qui. Tre soli parchi in diciotto anni rappresentano uno dei paradossi della Regione, che non ha dato attuazione a una buona legge che in molti ci invidiano. Segesta, con il suo teatro e il suo tempio, è uno dei simboli della Sicilia nel mondo. Il patrimonio della nostra Isola merita di essere valorizzato e restituito ai siciliani. La piena attuazione della legge consentirà di rimetterci al passo con le più moderne forme di valorizzazione e gestione dei beni culturali».
«Finora solamente al parco della Valle dei Templi sono stati applicati i criteri che lo rendono realmente autonomo dal punto di vista finanziario, scientifico e gestionale. Ciò - aggiunge - ha consentito uno sviluppo straordinario rispetto alle altre strutture. Infatti il numero dei visitatori ad Agrigento ha avuto un incremento di circa il 30% ogni anno, raggiungendo il milione di visitatori e ricevendo quest’anno il Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa. Nel 2007 e nel 2013 sono stati istituiti formalmente anche i Parchi di Naxos e Selinunte, ma che in realtà non godono della piena autonomia. Assieme agli altri a breve avranno la stessa dignità».
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