«Scoperte le fondamenta del tempio C lo scorso mese di giugno ora stiamo studiando anche le tecniche della costruzione della struttura. Non abbiamo ancora la data certa della sua costruzione, ma quel che è certo è che per edificarlo ci sono voluti molti anni».
Lo dice l’archeologo Clemente Marconi, della New York University e dell’Università Statale di Milano che con l’archeologa Rosalia Pumo, della New York University, ha guidato un team di studenti delle due università nella campagna di scavi al tempio R e C del parco archeologico di Selinunte le cui risultanze sono state rese note ieri pomeriggio durante una conferenza stampa che si è tenuta al Baglio Florio.
Il tempio C (i templi vengono identificati con delle lettere in quanto è incerta la divinità alla quale venivano dedicati) sorge sull'Acropoli e di esso sono visibili 14 colonne risollevate alla fine degli anni Venti. "Davanti al tempio R - prosegue Marconi che al parco archeologico di Selinunte effettua scavi dal 2006 - dentro a recinti e con intorno una fossa abbiamo trovato anche due altari, uno rettangolare e uno circolare che sono praticamente intatti e tipici delle divinità infere. E’ la prima volta che si trovano altari del genere a Selinunte. Tra le altre cose abbiamo recuperato ossa di animali, molte di maialini e ceramiche molto fini anche di importazione, materiale votivo, oggetti di ornamento personale in bronzo e un frammento di un idioletto fittile femminile in terracotta alto fra i 25 e i 30 centimetri che ha tracce di colore e che è databile tra il VII secolo e l'inizio del VI secolo avanti Cristo».
All’inizio della campagna di scavi, sempre nell’area del tempio R, erano state trovate tracce dell’età del bronzo e del mesolitico. Al parco archeologico di Selinunte è già prevista una nuova campagna di scavi diretta dal prof. Clemente Marconi, che si svolgerà dalla fine di maggio a tutto giugno 2019.
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