Il sottosuolo di Marsala si conferma un’autentica miniera di antichi capolavori d’arte. Dopo l’affresco cinquecentesco («Madonna con bambino») venuto alla luce nei sotterranei della Madonna della Cava e svelato al pubblico lo scorso gennaio, adesso ne è stato scoperto un altro, ancora più antico (risalirebbe, infatti, al 1200 circa), nella grotta sottostante la chiesa di Santa Maria dell’Itria. Quest’ultima, realizzata tra il XVII e XVIII secolo, è attigua al convento degli Agostiniani scalzi (in parte, adesso, occupato dall’ufficio tecnico del Comune di Marsala), accanto alla catacombe dei Padri Niccolini e al cimitero urbano. L’affresco ritrovato, raffigurante una «Vergine orante», è venuto alla luce una decina di giorni fa.