Il sottosuolo marsalese conferma di essere il migliore sito di conservazione del patrimonio archeologico che giace ben protetto sotto alcune poche decine di centimetri di terra. La conferma di questa peculiarità l’ultima scoperta archeologica fatta in questi giorni durante i lavori per il rifacimento del nuovo impianto fognario del centro urbano, in corso da alcuni mesi e sotto il continuo controllo della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, rappresentata dall’archeologa Rossella Giglio. Durante i lavori di scavo nel cantiere di lavoro in atto in via Colocasio, direttore dei lavori ingegnere Mario Stassi, del settore Lavori Pubblici diretto dall’ingegnere Francesco Patti con RUP l’architetto Giacomo Tumbarello, la nuova scoperta archeologica che ha riportato alla luce un’antica tomba risalente al IV-III secolo a.C.