PARTANNA. Il Comune di Partanna aderirà alla settimana nazionale della consapevolezza sull’autismo il 13 aprile con iniziative e manifestazioni dedicate al tema. Nella mattinata gli alunni dell’Istituto “Rita Levi Montalcini” e della scuola “Luigi Capuana” di Santa Ninfa sfileranno in corteo dal Castello Grifeo per raggiungere piazza Falcone e Borsellino dove metteranno in scena spettacoli e animazioni per sensibilizzare i cittadini. Il culmine della giornata sarà poi lo spettacolo “Risate & musica – Fabrizio Bracconeri Tour” in programma alle 21,30 all’auditorium “Giacomo Leggio”. L’attore romano e la sua braccoband insieme al cantante Armand, scoperto dalla trasmissione musicale di Rai2 “The Voice”, animeranno una serata che fra comicità e intrattenimento avvicinerà il pubblico all’argomento con delicatezza e sensibilità. Lo spettacolo sarà preceduto da una conferenza alla quale interverranno esperti e ospiti illustri fra i quali l’ex sottosegretario al Ministero della Salute Davide Faraone, anche lui come Fabrizio Bracconeri coinvolto a titolo personale: entrambi infatti sono genitori di figli autistici. In occasione dell’iniziativa, promossa dalla “Associazione parlAutismo onlus” e patrocinata dall’Assemblea regionale siciliana e dal Comune, all’imbrunire la facciata dell’Istituto Superiore di via Trieste sarà illuminata simbolicamente di blu. I fondi raccolti nell’arco della giornata con donazione volontaria andranno in beneficenza alle associazioni impegnate a sostegno degli autistici e dei loro familiari. “Attraverso incontri, dibattiti e tavole rotonde organizzate nel corso degli anni l’amministrazione comunale – spiega il sindaco Nicolò Catania – ha da sempre cercato di richiamare l’attenzione sulle tematiche dell’autismo: dal supporto alle famiglie di coloro che ne sono affetti alle terapie più efficaci passando per la loro inclusione scolastica e lavorativa. Valorizzando anche gli autistici come persone dotate di una grande ricchezza e bellezza d’animo e informando i cittadini sulle nuove modalità e forme di comunicazione che permettono oggi di stabilire un contatto più autentico e profondo con chi soffre di questa sindrome, molto diffusa ma ancora poco conosciuta”.