GIBELLINA. Inizia il percorso pensato da «Belìce-EpiCentro della Memoria Viva» per tenere vivo il ricordo del terremoto, nell'anno in cui se ne commemora il cinquantesimo anniversario. «Spostiamo l'accento, Belìce 68/18», è appunto denominata la programmazione che coprirà i mesi a venire. Una serie di eventi aperta a breve dalla mostra Gibellina '68, otto minuti dopo le tre, la cui inaugurazione è fissata venerdì 23.
L'esposizione sarà incentrata sul lavoro che il fotografo Giuseppe Iannello ha portato avanti avendo come filo conduttore l'esperienza del sisma per gli abitanti della stessa Gibellina, quella Vecchia (distrutta completamente) e la Nuova (costruita in seguito).
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