CASTELVETRANO. Un’acquasantiera del ‘600 è venuta alla luce durante i lavori di ristrutturazione della parrocchia Maria Ss. della Salute a Castelvetrano. La scoperta è stata fatta mentre gli operai stavano riportando all’originaria pietra arenaria alcune parti delle pareti coperte dall’intonaco. L’opera scavata nella pietra risale al 1622, anno di costruzione della chiesa ad opera dei padri agostiniani. Sino al 1904 l’acquasantiera era ben visibile ai fedeli: la presenza all’interno della chiesa risulta, infatti, inventariata nei documenti della Visita pastorale del Vescovo Nicola Maria Audino proprio in quell’anno. La rimozione dell’intonaco ha consentito, altresì, di portare alla luce una lapide marmorea del 1851, dove sono custodite le spoglie di Giuseppa La Rosa che, con molta probabilità, fu una benefattrice della chiesa e del convento che nacque qualche anno dopo, sempre ad opera dei padri agostiniani della Congregazione di Sicilia. La parrocchia ristrutturata sarà riaperta al pubblico – dopo due mesi di lavori – sabato prossimo, alle ore 17,30. «Devo ringraziare coloro che fino a oggi hanno consentito con il loro piccolo o grande contributo a sostenere questa importante opera di ristrutturazione della nostra chiesa parrocchiale – spiega don Rino Randazzo, parroco dell’Unità pastorale Maria Ss. Annunziata-Maria Ss della Salute – grazie alla devozione e alla sensibilizzazione di tanti devoti, attività commerciali e anonimi benefattori, siamo riusciti a raccogliere circa la metà del costo complessivo delle opere». al 2015 la parrocchia ha ricevuto il privilegio di essere affiliata alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, legame che ha concesso alla stessa di ottenere i medesimi benefici spirituali della più antica chiesa mariana al mondo. Intanto, venerdì (8 dicembre), alle ore 18, presso la chiesa madre di Castelvetrano, il Vescovo monsignor Domenico Mogavero presiederà la santa messa col solenne rito di dedicazione del nuovo altare. Anche in Matrice è stato realizzato un nuovo ambone in marmo bianco.