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Tra Levanzo e Marettimo trovato un altro rostro delle guerre puniche

Sebastiano Tusa

TRAPANI. In questo punto, tra Levanzo e Marettimo, a circa due miglia e mezzo a nord-ovest della prima, è cambiata la storia, perché qui si combatté lo scontro che mise fine alla prima guerra punica e sancì il passaggio del controllo del Mediterraneo dai cartaginesi ai romani.

Qui a 80 metri di profondità, è stato ritrovato il 12° rostro, arma di sfondamento utilizzata dalle navi: il rinvenimento è merito della collaborazione internazionale tra la Soprintendenza del Mare e la GUE, Global Underwater Explorer.

Il team di subacquei ha effettuato immersioni nell’area dove in passato la RPM Nautical Foundation aveva ripescato altri 11 rostri – ma anche 9 elmi e centinaia di anfore – confermando l’intuizione del soprintendente Sebastiano Tusa: non era Cala Rossa il luogo di quel combattimento decisivo avvenuto il 10 marzo del 241 a.C. ma quello.

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