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Mazara del Vallo, i "Codici venuti dal mare" esposti al museo del Satiro

Il Satiro danzante

MAZARA DEL VALLO. Sono stati trasferiti al museo del Satiro, dove rimarranno esposti al pubblico, i cosiddetti «Codici venuti dal mare», due reperti di eccezionale rarità, uno in pelle di razza e uno in pelle di capra. Entrambi i reperti sono stati ripescati, uno nel 2008 e l'altro 2009, dall’equipaggio del peschereccio mazarese «Capitan Ciccio», lo stesso che una decina di anni prima ha recuperato la statua bronzea del Satiro danzante.

Nessuno dei due presenta segni grafici, ma sono detti codici poiché sono assemblati a mo' di libro e risalgono alla metà del 1700. «Finalmente - ha dichiarato Luigi Biondo, direttore del Polo dei siti culturali della provincia di Trapani - i due importanti codici trovano la loro giusta sistemazione».

I «Codici venuti dal mare» sono stati restaurati all’Istituto centrale per la conservazione del patrimonio archivistico e librario di Roma e sono stati trasferiti all’Arsenale della Marina regia di Palermo. Lo scorso mese di ottobre sono stati esposti per la prima volta a Mazara del Vallo, prima nella sede della Capitaneria di porto, in occasione della cerimonia del 40 anniversario della presenza in città del Compartimento marittimo e dopo al museo diocesano. «Da oggi Mazara del Vallo - hanno evidenziato gli assessori comunali Adele Spagnolo e Anna Monteleone - si arricchisce di importanti reperti archeologici che accrescono il già ricco piatto di offerte artistiche-monumentali e culturali».

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