CASTELVETRANO. «La luce dei meriggi sulle pietre dell' Akropili». Quattro appuntamenti al tramonto, di teatro, danza e musica nell' area dell' Acropoli e Cave di Cusa come scenario di questa nuova iniziativa, che si discosta dalle precedenti per gli orari e per il fatto che vengono scelti dei nuovi siti, come dice Aurelio Gatti: «a cui è stata sottratta la macchina scenica per esaltare il contesto all' interno del Parco». Un' idea del nuovo direttore del Parco Enrico Caruso, che stravolge quello che fino all' estate scorsa, individuava l' area davanti al tempio di Hera, come unico posto dove fare svolgere gli spettacoli.
«L' idea nasce - dice il direttore - da una suggestione: la luce del tramonto al meriggio, sulle monumentali pietre e dalla convinzione che il Parco deve essere considerato un "unicum" di storia, paesaggio identità e in quanto tale valorizzato».
Allora si inizia proprio domenica prossima alle 18 davanti il tempio A, proprio di fronte l' area dela Casa del Viaggiatore all' acropoli con lo spettacolo «Don Chisciotte in Sicilia», con Gaspare Balsamo e le musiche dal vivo di Giuseppe Sanfilippo. Il 18 settembre «Geometrie della passione» con Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu con la regia di Aurelio Gatti. Giorno 17 alle Cave di Cusava in scena «Sorgenti ab biam da ascoltar» con Miriam Palma,accompagnata dalla chitarra classica di Gabrile Giannotta. Ultimo appuntamento il 25 all' acropoli selinuntina con il «Contrabasso parlante» voce e racconti immaginari con Lelio Giannetto.
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