MARSALA. È stato inaugurato ieri, a Marsala, alla presenza del soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e del sindaco Alberto Di Girolamo, un percorso di archeologia subacquea che consentirà di osservare da vicino i resti dell'antico porto della Lilybeo di epoca romana e dello «sbarramento spagnolo» realizzato con grossi massi nel 1575 su ordine di Don Giovanni d'Austria per frenare le incursioni dei pirati saraceni. L'iniziativa è del locale «Club per l'Unesco» e vede coinvolte diverse associazioni culturali, circoli velici, club service, le due proloco di Marsala e l'antico periodico «Il Vomere», che quest'anno compie 120 anni di attività. I resti dell'antico porto di Lilybeo (che era a nord di Capo Boeo, mentre l'attuale porto è a sud) rientrano nel progetto «Culturas», illustrato lo scorso anno a Marsala, e hanno richiamato anche l'attenzione degli archeologi subacquei del Sanisera Archaeology Institute (con sede in Spagna).