MOZIA. Una campagna di scavi che svela i resti archeologici dell' antica città fenicia di Mozia ma che ha assunto quest' anno un significato estremamente umano e sociale grazie alla fattiva partecipazione di un gruppo di rifugiati politici ospiti dal Centro Sprar di Marsala.
I primi risultati di questa nuova campagna di scavi, che si svolge a Mozia (la XIII") sotto la direzione scientifica di Gioacchino Falsone, docente dell' Ateneo palermitano, sono stati presentati nel corso di un incontro tenutosi a Mozia e al quale hanno partecipato il sindaco Alberto Di Girolamo, l' assessore alla Cultura Clara Ruggieri, il Soprintendente ai Beni Culturali di Trapani Paola Misuraca e il dirigente della stessa Soprintendenza Rossella Giglio nonché Maria Enza Carollo, della Fondazione Whitaker, Lucio Melazzo del Polo Didattico di Agrigento e Maria De Vita del Centro Sprar di Paolini. Proprio Gioacchino Falsone ha ufficialmente espresso il suo personale grazie e della intera equipe a quei cinque rifugiati politici che, provenienti da Senegal, Gambia, Liberia e Pakistan, stanno facendo questa nuova esperienza, scientifica e sociale nello stesso tempo.
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