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Mattarella dona libri all'Interact di Castellammare

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’interact di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, presieduto da Marco Raneri, che aveva lanciato, solo qualche mese fa, il progetto nazionale “Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo” riceve ufficialmente, la sua prima cospicua e significativa donazione da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella originario proprio della Città in cui opera, tra le altre, il Club.

A rappresentare, alla comunità del Golfo di Castellammare, la circostanza lo stesso presidente Marco Raneri, presenti tutti e 20 i soci del Club (accresciuto numericamente di 15 soci in pochi mesi, grazie alle significative e veritiere attività di service e al vero coinvolgimento di tutti in questo percorso di radicamento sociale e territoriale) che nel ringraziare Sergio Mattarella verso il quale ha avuto parole di stima, ammirazione e compiacimento per l’instancabile opera tesa a fortificare e consolidare il senso dell’unità nazionale e della solidarietà tra i popoli e gli uomini, ha sottolineato come il Club in questa maniera dà avvio alla realizzazione di quella importante opera sociale che è tesa a realizzare la prima biblioteca per bambini e ragazzi, gestita direttamente da loro, in un locale messo a disposizione da un socio rotariano, e già individuato in Castellammare del Golfo.

“Sono particolarmente emozionato per la significativa donazione da parte del prof. Sergio Mattarella, dell’opportunità avuta, anche, di colloquiare telefonicamente con la Presidenza della Repubblica ed, infine, della missiva ricevuta dal massimo vertice delle istituzioni del nostro Stato che evidenzia, se mai ve ne fosse stato bisogno, la grande sensibilità del nostro Capo dello Stato.
“Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo” che ha trovato, dunque, un autorevole e attento amico nel Presidente della Repubblica, metterà in rete operatori di diversi servizi, attraverso un’opera capillare di formazione – ringrazio i soci rotariani che mi stanno collaborando – i pedagogisti, bibliotecari, i docenti, i logopedisti, per lavorare assieme a pediatri, ostetriche, educatori, genitori, volontari, religiosi, arricchendone la professionalità e consentendo un’inedita acquisizione di linguaggi comuni e di consapevolezza del proprio ruolo” continua Marco Raneri.

“Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo”, istituirà, continua Sharon Rametta, oltre a molte iniziative locali, manifestazioni a carattere nazionale quali il Premio Nazionale “Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo”, e la Settimana Nazionale “Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo”, che sosterrà il “diritto alle storie” di tutte le bambine e di tutti i bambini.

La comunità sostenente di “Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo”, coinvolgerà, precisa il tesoriere del Club Benedetta Raneri, sui social persone volenterose, tra operatori e genitori, che entrano in contatto tra loro condividendo conoscenze ed esperienze e configurando quello che di fatto si caratterizza come un importante programma di sostegno alla genitorialità. Si tratta di un lavoro il cui significato culturale e civile va anche oltre l’educazione alla lettura, configurandosi come una delle maggiori imprese sociali degli ultimi anni, grazie alla sua capacità di mobilitare le risorse delle famiglie e delle comunità locali. “Siamo nati per Leggere: qui è difficile farlo”, eserciterà, inoltre, come ha fatto presente Luca Ponzio, una forte azione di prevenzione dello svantaggio socioculturale con ricadute lungo tutto il percorso scolastico.

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