SALEMI. «Non posso che compiacermi della inclusione, formale, di una città che fu bella, nella lista dei 'Borghi più belli d'Italia', ma sarei parziale se non dicessi che la realtà del centro storico, abbandonato, dimostra purtroppo il contrario. E sfido chiunque a contraddirmi». Così l'ex sindaco Vittorio Sgarbi commenta l'inserimento di Salemi nella lista dei Borghi più belli d'Italia.
«Dopo il tentativo interrotto del progetto delle 'Case a 1 euro', che è stato realizzato a Gangi (visibilmente uno dei borghi più belli d'Italia), nulla è stato fatto, nè dai privati nè dalle istituzioni, per restituire Salemi, non dirò alla bellezza del suo centro storico (abbandonato dal 1968, dopo il terremoto) ma neanche per tenerlo pulito, tagliare l'erba, renderlo agibile, come un parco archeologico di una città (di fatto, morta)».
«La mia stessa amministrazione - ricorda l'ex sindaco - da uno Stato colpevole, è stata chiamata a rispondere di omissioni gravi per il rischio di crolli eventuali determinati dal terremoto. Basta questo per dire che se un borgo è inagibile per gran parte della sua estensione, la sua bellezza è puramente un ricordo. Per questo l'inserimento nella lista dei 'Borghi più belli d'Italia', più che un riconoscimento, mi pare una beffa».
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