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"Le Saline devono diventare patrimonio dell'Unesco"

TRAPANI. Una giornata "storica" alle Saline Ettore Infersa per riproporre la candidatura delle Saline di Trapani, Paceco e Marsala a patrimonio dell'Unesco. I lavori sono stati aperti da Vincenzo Fazio,presidente "Strada del Vino"di Erice,promotore dell'iniziativa con Angela Savalli, componente del direttivo dell'Associazione. Fazio ha sottolineato come la "nomination" Unesco sia una condizione per implementare i flussi turistici di natura culturale e naturalistica e consentire, anche con le risorse dell'Unione Europea,un autentico "salto di qualità"socio economico della Provincia di Trapani, valorizzando l'area delle Saline come sito patrimonio dell'Umanità.

Nel ruolo di moderatore Giacomo D'Alì Staiti che ha illustrato la peculiarità dell'area costiera che va dal Ronciglio di Trapani a Salinella di Marsala, modellata fin dai Fenici alla produzione del sale che oggi costituisce l'unico sale IGP esistente in commercio.Significativa l'unità d'intenti espressa dai sindaci di Trapani e Marsala e Vito Damiano e Alberto Di Girolamo e del vice sindaco di Paceco Stefano Ruggirello,pronti a sostenere e portare avanti la proposta delle saline dello Stagnone al riconoscimento Unesco e la valorizzazione dei prodotti tipici locali. Quindi l'intervento di Diego Maggio del Liberto Consorzio che ha introdotto l'acronimo TRA.MA. a caratterizzare l'unione tra i due più grossi Comuni della provincia, lungi da ogni sterile e anacronistico campanilismo.

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