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Ricamo e cucito, nasce una scuola a Marsala

Pizzi, merletti e le creazioni a «punto croce», il Comune riscopre e rilancia con un progetto le antiche arti e tecniche tessili

MARSALA. L'amministrazione comunale ripropone uno dei progetti destinati alla riproposizione di vecchi mestieri che hanno fatto la storia, la cultura e l'operatività inventiva delle donne marsalesi: riscoprire il ricamo e il cucito, attività che hanno reso famose nel mondo le donne marsalesi.

È il progetto «Fare per educare» che si tiene presso il centro sociale di Amabilina e che è stato ufficialmente presentato ai vertici del Comune: al sindaco Alberto di Girolamo, all'assessore alle Politiche culturali Anna Maria Angileri e al presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano. È una iniziativa che ha una duplice finalità: da una parte riscoprire e riqualificare gli antichi mestieri delle donne marsalesi, dall'altra dare un senso concreto e di aggregazione umana e sociale al Centro di Amabilina che vede l'entusiastica partecipazione delle donne del quartiere, e non solo loro. «È un'iniziativa che va sostenuta e, ove possibile, potenziata - ha sottolineato il sindaco Alberto Di Girolamo nel corso della cerimonia di presentazione ed illustrazione del progetto -. Per tante donne del quartiere popolare di Amabilina è un'occasione importante di formazione lavorativa e di aggregazione sociale. Per questo faremo di tutto perchè il progetto "Fare per educare" possa essere sostenuto e proseguire nel tempo».

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