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Alcamo, appello per recuperare Calatubo

Ottenuto il prestigioso piazzamento al terzo posto del censimento Fai “I Luoghi del Cuore”, i volontari sono stati ricevuti al Comune

ALCAMO. Ottenuto il prestigioso piazzamento al terzo posto, con quasi 72 mila voti, nella classifica del censimento Fai "I Luoghi del Cuore", i volontari dell'associazione "Salviamo il Castello del Calatubo" sono stati ricevuti in aula consiliare dall'amministrazione comunale di Alcamo, che ha voluto in tal modo ringraziarli, a nome della città, per il grande lavoro svolto. Gli assessori Selene Grimaudo, Antonino Manno, Enzo Coppola e il presidente del consiglio Giuseppe Scibilia hanno consegnato una targa in segno di riconoscimento ai principali promotori Stefano Catalano, presidente dell'associazione, e Maria Rimi. Presente anche Claudia Lezius Papè, che fa parte dell'associazione ed era tra i proprietari dell'area del castello prima che nel 2007 fosse venduto al Comune di Alcamo, la quale evidenzia: "Il castello ha una storia eccezionale, millenaria.

La Certosa di Calci, che ci ha preceduto in classifica, è sicuramente più bella. Ma la storia del Castello di Calatubo è una storia antica, di mille, duemila, tremila anni fa. E' questa la vera cosa importante. E tutto quello che c'è intorno: la Cuba delle Rose, i passaggi segreti. Cose che tanti altri posti non hanno. Sarebbe veramente un peccato enorme lasciarlo morire così. Nel dopoguerra - racconta - il castello non era più abitabile, anche perché era stato occupato dalle truppe americane che ne hanno fatto scempio. E altri scempi sono stati fatti dopo, purtroppo. In precedenza, mia madre vi abitava assieme a suo fratello. Il castello era grande, lì stavano in tanti. Mia madre mi raccontava sempre che d'estate le piaceva tantissimo fare il bagno al tramonto sulla terrazza che a quei tempi era splendida, con un panorama meraviglioso".

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