Ore 11,36: la storica campana della chiesa di San Pietro torna a suonare. I rintocchi, dolci e possenti al tempo stesso, entrano nelle abitazioni dei fedeli, annunciando il lieto evento. Ieri mattina, il gigante di bronzo, del peso di 4 mila chili, è tornato al proprio posto: sul campanile che domina la zona del centro storico di Trapani. Una potente gru lo ha agganciato da terra, issandolo ad un'altezza di quaranta metri. Per strada e affacciati ai balconi di casa, gli abitanti del rione hanno assistito con il naso all'insù e trattenendo il fiato, alla complessa operazione condotta dagli operai della ditta «Licari». Din don, missione compiuta. Quel suono è una voce amica che scalda il cuore, unisce i fedeli e li allieta. Dopo cinque mesi di silenzio, la campana restaurata scandirà, con i suoi rintocchi, gli avvenimenti più importanti della Diocesi trapanese. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) è una festa - dice monsignor Vincenzo Cirrone, direttore dell’Ufficio tecnico diocesano - la chiesa di San Pietro si è riappropriata della propria campana che è una fetta di storia di questa città. E’ una festa - ripete il sacerdote - non soltanto per il quartiere, ma per tutta la zona antica del capoluogo perchè i rintocchi, spinti dal vento che entra nel campanile, arrivano in ogni angolo del centro storico». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI TRAPANI DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA