
Un prelievo multiorgano è stato effettuato la notte scorsa nel presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani. Il paziente era un 77enne ricoverato alla Terapia Intensiva dell’ospedale trapanese per una gravissima patologia cerebrovascolare e che in vita aveva esplicitamente espresso la propria volontà alla donazione di organi.
Dopo le delicate procedure di accertamento della morte cerebrale che hanno visto la partecipazione di anestesisti , neurologi e della direzione medica di Presidio è scattata la complessa macchina organizzativa gestita e coordinata dalla responsabile dell’Unità operativa “Procurament di organi e tessuti” dell’Asp Trapani, Cristina Agozzino, che, in stretta collaborazione con il Centro Regionale Trapianti, ha condotto all’intervento finale del prelievo, eseguito dai chirurghi dell'ISMETT di Palermo, del fegato, dei reni e delle cornee, con la collaborazione di medici e personale sanitario della UOC di Anestesia e rianimazione (nella foto) e del complesso operatorio del Sant’Antonio Abate, insieme ai tecnici di neurofisiopatologia, che hanno tutti lavorato unitamente a questo obiettivo.
«Un grande ringraziamento va al paziente che ha mostrato in vita di avere maturato una profonda coscienza sociale - afferma Giovanni Ippati, direttore f.f. della UOC di Anestesia e rianimazione - che si è tradotta in questo gesto di grandissima generosità verso il prossimo, e alla famiglia che, sebbene in un momento di profondo sconforto e dolore, ha instaurato un rapporto di collaborazione con i medici, nel rispetto delle volontà del proprio congiunto».
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