
Seduta sugli scalini di una casa a 50 metri dalla palazzina di via IV Aprile piange e si dispera Rosy Costa. Per lei Mary Bonanno era la cugina del cuore che da Palermo, come lei, poco meno di 30 anni fa, aveva raggiunto Castelvetrano per amore. Rosy per suo marito Salvo Cardinale («fu proprio lei a presentarmelo») e Mary, invece, per Francesco Campagna. «Erano una coppia splendida – racconta Rosy Costa – la gioia delle tre figlie, di cui due gemelle e poi, qualche anno addietro, la felicità incontenibile dei nipotini. Non riesco ancora a capire perché tutto questo sia successo». Da amici e parenti Francesco e Mary vengono ricordati come due persone «buone e generose».
Lui infermiere all’ospedale Villa Sofia di Palermo, lei, invece, assistente Asacom al plesso «Nino Atria» in città. È lì che ieri mattina Mary sarebbe dovuta entrare alle 8,30 e, invece, è stata assassinata dal marito. Un amore lungo decenni coltivato tra gli affetti della famiglia e gli amici. Le foto sui loro profili social raccontano di una felicità gioiosa. Ma ieri qualche parente ha raccontato che da alcuni giorni Francesco Campagna viveva in una casa di famiglia, vicino Marinella di Selinunte. Si era allontanato perché, forse, sarebbe successo qualcosa?
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